La città pulula di turisti ed il cielo traslucido sopra di essa esalta ed impreziosisce ancora di più la bellezza delle sue architetture e dei suoi lineamenti. Ma la mia testa è altrove, al Ferragosto che si sta festeggiando in Italia. Per gli italiani il quindici agosto è un rituale imperdibile, una delle feste estive più attese e tipiche della nostra penisola. Una breve pausa di sospensione dal lavoro, dal tran tran quotidiano e di totale spensieratezza nel pieno dell’estate.

Penso alla calura stagionale con quel fastidioso caldo afoso che toglie il respiro, i rinfrescanti bagni, i lauti pranzi, la frenesia più irriverente, la gente che pone una tale dedizione nel divertirsi ad ogni costo. Poi in serata il concerto, le bancarelle, la città riempita dell’inverosimile e senza dubbio lo spettacolo dei giochi d’artificio. E’ in generale questa sontuosità della ricorrenza che quest’anno mi manca.

Che ne sanno i tedeschi della nostra imperdibile consuetudine? Qui in Germania è un giorno normale come tanti altri. Ma per noi italiani il quindici agosto è un rituale irrinunciabile. In questa occasione le città si svuotano, il cielo resta impassibile, l’aria sospesa, la giornata assente. La vita è altrove. Dove non importa. Mare, montagna, lago… il vero must di questa giornata resta riunirsi con parenti e amici per condividere qualsiasi pietanza purché si stia insieme.Non c’è un menù unico per tutta la Penisola, tutto va bene, basta che sia abbondante. Unico alimento che unisce tutti i pranzi ferragostiani della Penisola è l’anguria, che con il suo rosso acceso e il verde luminoso è un po’ il simbolo dell’estate del bel Paese. Ma da dove nasce tutto questo? La festa affonda le sue origini nell’impero romano. Il termine Ferragosto deriva infatti dalla parola latina “Feriae Augusti”, ovvero “riposo di Augusto”. Fu infatti proprio l’imperatore Augusto a darle vita nel 18° secolo a.C., per celebrare la fine della mietitura. A tutti, servi e animali inclusi, era concesso di partecipare alla festa che durava diversi giorni e che si dipanava tra riti collettivi, banchetti ed eccessi di ogni tipo.   Le Ferie di Augusto erano così radicate e sentite dalla popolazione che in seguito la chiesa decise di cristianizzarle, trasformando i festeggiamenti agricoli nella celebrazione dell’Assunzione in cielo della Vergine Maria, il 15 del mese.

L’improntareligiosa della festività si fa sentire oggi nelle numerose e sontuose processioni religiose che si svolgono un po’ dappertutto. La statua della Madonna viene portata in processione per i centri storici accompagnata da canti, suoni, fuochi pirotecnici e poi omaggiata da vari spettacoli e manifestazioni in base al folclore regionale.Oggi questo aspetto religioso viene sempre più messo in secondo piano dai più giovani che considerano del Ferragosto più l’aspetto pagano. Camminando, tra pensieri e ricordi, sono giunta dai miei amici italiani e siamo pronti per uscire. Dopotutto, anche se qui in Germania non è una giornata di festa, noi non ci perdiamo d’animo…l’importante è passarla in allegria.

Buon Ferragosto a tutti. Maristella Ricciardo, 15.08.2016