Attraverso l’uso frequente di video il dottore ha esposto la Storia della città che ha origini legate alla colonizzazione greca, ma risente anche della successiva colonizzazione romana e della più duratura conquista araba. A quest’ultima si lega l’etimologia del nome della città che significherebbe “Rocca delle Donne”.

La spiegazione del termine dialettale “carusi” ovvero “ragazzi” è servita per esaminare una particolarità per cui Caltanissetta era famosa in passato: l’estrazione dello zolfo. Al pesante lavoro nelle miniere erano soprattutto dediti ragazzi molto giovani, per questo esiste il luogo noto come Cimitero dei Carusi.

In seguito, grazie all’uso di fotografie l’uditorio ha potuto visionare come in un vero itinerario turistico le opere architettoniche più importanti di Caltanissetta quali la Chiesa di San Sebastiano, la Fontana del Tritone, Palazzo Moncada in stile secentesco, il castello militare di Pietrarossa; l’abbazia di Santo Spirito, nota per essere la più antica della città ed i teatri decorati con lo stile della Belle Èpoque.

Un’attenzione speciale è stata dedicata alla Cattedrale di Santa Maria la Nova, per i ricchi affreschi che la decorano per la struttura a tre navate dedicate, una al Cristo, una alla Madonna l’ultima al patrono nisseno, San Michele Arcangelo.

È il luogo da cui iniziano i riti della manifestazione religiosa risalenti al Settecento, che si svolgono dalla Domenica delle Palme alla domenica di Pasqua e rendono Caltanissetta famosa in tutta Italia.

Il dottore si è soffermato nella presentazione delle processioni religiose, che scandiscono lo scorrere del tempo durante il periodo della Settimana Santa e sono diverse giorno per giorno.

Durante la Domenica delle Palme il centro della città è attraversato dalla processione di Gesù Nazzareno: la statua viene posta su una barca completamente decorata di fiori e portata in processione per ricordare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

A questo corteo prendono parte i corpi battistici, che suonano marce gioiose; le istituzioni e i devoti a Gesù Nazzareno.

Nelle giornate di Lunedì e Martedì Santo si svolgono nelle vie della città note come Vie delle Processioni, delle rappresentazioni teatrali della Passione di Gesù Cristo. Il contatto diretto con il pubblico che resta ad assistere fanno dell’Ultima Cena, e il momento di Crocifissione e del momento in cui Cristo viene fatto discendere dalla croce momenti coinvolgenti, a cui c’è grande partecipazione.

Il Mercoledì Santo, spiega il dottore, è diviso in due momenti: la mattina si può assistere alla processione nota come Real Maestranza, guidata da un Capitano, che cambia ogni anno. È nota anche come Processione dei Mestieri ed è la più antica processione della città, in cui tutti gli uomini che svolgono i mestieri che animano la città sfilano portando ognuna uno stemma rappresentativo.

Il simbolismo di questi riti si nota nell’abbigliamento nero delle persone che sfilano, a voler ricordare il lutto per la morte di Cristo mentre portano un crocifisso velato nella Cattedrale vogliono ricordare il lutto del Cristo.

Quando la processione si dirige in cattedrale e si torna nelle strade della città ci si veste di bianco per omaggiare la Resurrezione.

La sera del Mercoledì è animata dalla processione dei Variceddi, 19 simulacri che rappresentano i momenti più importanti della vita di Gesù Cristo. Queste statue, molto pesanti e trainate su ruota sono state commissionate dalle famiglie benestanti della città in via privata e dai rappresentanti delle diverse corporazioni lavorative.

La scelta degli organizzatori dell’Expo di Milano nel 2015 di esporre la Vara dell’Ultima Cena ha fatto conoscere la Settimana Santa di Caltanissetta in tutta Europa.

Il Giovedì Santo è il momento in cui affluisce in città il maggior numero di turisti.

Il Venerdì Santo considerato giorno di lutto per la morte di Cristo, è un momento di raccoglimento dei soli nisseni. In questo giorno viene portato in processione il Signore della Città anche conosciuto come Cristo Nero, un crocifisso, completamente nero che una leggenda vuole sia stato ritrovato in una grotta. Durante la processione i devoti sono scalzi e intonano lodi al Signore in siciliano.

Il dottore ha concluso sottolineando la forte religiosità che anima la città di Caltanissetta.

Martina Conti

Presentazione Caltanissetta di Adriano

La presentazione, esposta dallo stagista Adriano Gervasi laureando presso l’Università di Catania in Scienze della Comunicazione, si è svolta lo scorso 23 Marzo ed è stata un’occasione per mostrare le bellezze della città siciliana di Caltanissetta.

Attraverso l’uso frequente di video il dottore ha esposto la Storia della città che ha origini legate alla colonizzazione greca, ma risente anche della successiva colonizzazione romana e della più duratura conquista araba. A quest’ultima si lega l’etimologia del nome della città che significherebbe “Rocca delle Donne”.

La spiegazione del termine dialettale “carusi” ovvero “ragazzi” è servita per esaminare una particolarità per cui Caltanissetta era famosa in passato: l’estrazione dello zolfo. Al pesante lavoro nelle miniere erano soprattutto dediti ragazzi molto giovani, per questo esiste il luogo noto come Cimitero dei Carusi.

In seguito, grazie all’uso di fotografie l’uditorio ha potuto visionare come in un vero itinerario turistico le opere architettoniche più importanti di Caltanissetta quali la Chiesa di San Sebastiano, la Fontana del Tritone, Palazzo Moncada in stile secentesco, il castello militare di Pietrarossa; l’abbazia di Santo Spirito, nota per essere la più antica della città ed i teatri decorati con lo stile della Belle Èpoque.

Un’attenzione speciale è stata dedicata alla Cattedrale di Santa Maria la Nova, per i ricchi affreschi che la decorano per la struttura a tre navate dedicate, una al Cristo, una alla Madonna l’ultima al patrono nisseno, San Michele Arcangelo.

È il luogo da cui iniziano i riti della manifestazione religiosa risalenti al Settecento, che si svolgono dalla Domenica delle Palme alla domenica di Pasqua e rendono Caltanissetta famosa in tutta Italia.

Il dottore si è soffermato nella presentazione delle processioni religiose, che scandiscono lo scorrere del tempo durante il periodo della Settimana Santa e sono diverse giorno per giorno.

Durante la Domenica delle Palme il centro della città è attraversato dalla processione di Gesù Nazzareno: la statua viene posta su una barca completamente decorata di fiori e portata in processione per ricordare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

A questo corteo prendono parte i corpi battistici, che suonano marce gioiose; le istituzioni e i devoti a Gesù Nazzareno.

Nelle giornate di Lunedì e Martedì Santo si svolgono nelle vie della città note come Vie delle Processioni, delle rappresentazioni teatrali della Passione di Gesù Cristo. Il contatto diretto con il pubblico che resta ad assistere fanno dell’Ultima Cena, e il momento di Crocifissione e del momento in cui Cristo viene fatto discendere dalla croce momenti coinvolgenti, a cui c’è grande partecipazione.

Il Mercoledì Santo, spiega il dottore, è diviso in due momenti: la mattina si può assistere alla processione nota come Real Maestranza, guidata da un Capitano, che cambia ogni anno. È nota anche come Processione dei Mestieri ed è la più antica processione della città, in cui tutti gli uomini che svolgono i mestieri che animano la città sfilano portando ognuna uno stemma rappresentativo.

Il simbolismo di questi riti si nota nell’abbigliamento nero delle persone che sfilano, a voler ricordare il lutto per la morte di Cristo mentre portano un crocifisso velato nella Cattedrale vogliono ricordare il lutto del Cristo.

Quando la processione si dirige in cattedrale e si torna nelle strade della città ci si veste di bianco per omaggiare la Resurrezione.

La sera del Mercoledì è animata dalla processione dei Variceddi, 19 simulacri che rappresentano i momenti più importanti della vita di Gesù Cristo. Queste statue, molto pesanti e trainate su ruota sono state commissionate dalle famiglie benestanti della città in via privata e dai rappresentanti delle diverse corporazioni lavorative.

La scelta degli organizzatori dell’Expo di Milano nel 2015 di esporre la Vara dell’Ultima Cena ha fatto conoscere la Settimana Santa di Caltanissetta in tutta Europa.

Il Giovedì Santo è il momento in cui affluisce in città il maggior numero di turisti.

Il Venerdì Santo considerato giorno di lutto per la morte di Cristo, è un momento di raccoglimento dei soli nisseni. In questo giorno viene portato in processione il Signore della Città anche conosciuto come Cristo Nero, un crocifisso, completamente nero che una leggenda vuole sia stato ritrovato in una grotta. Durante la processione i devoti sono scalzi e intonano lodi al Signore in siciliano.

Il dottore ha concluso sottolineando la forte religiosità che anima la città di Caltanissetta.

Martina Conti 04.04.2018