Il romanzo di Andrea Pomella è un romanzo di formazione che attraverso i dossi della vita conduce alla realtà adulta, passando per la scoperta della libertà più assoluta in quello che è il viaggio rivelatore.
Gli anni Novanta, il suono di una chitarra, le luci dell'alba e si è catapultati in un racconto che entra nel sangue, sia per chi gli anni Novanta li ha vissuti, sia per chi ne ha sentito soltanto parlare.
La scrittura è scorrevole e piacevole la lettura. I luoghi sono descritti in maniera da lasciare spazio all'immaginazione. Immergendosi nelle parole dell'autore si diventa protagonisti oppure felici spettatori di un racconto che sembra scorrere davanti agli occhi come scene di un film, mentre si ascolta musica rock o blues.
I temi trattati, violenti a volte, come la depressione, l'uso di alcool e droghe, sono trattati in terza persona attraverso le canzoni dei Nirvana, Led Zeppelin, Bruce Springsteen e non riguardano in prima persona il protagonista, il quale piuttosto sogna una via d'uscita da una realtà, spesso, troppo stretta; da qui il viaggio con cui conoscerà la vera libertà e che lo condurrà ad una nuova, reale consapevolezza.
Recensione di Sabrina Arnesano, 10.07.2018