I lavori di restauro non sono però ancora finiti, infatti l’erculea statua era posizionata la centro di una meravigliosa fontana in linea con i gusti del XVII secolo dove selve marmoree e giochi d’acqua si intrecciavano armoniosamente e che, molto probabilmente, verrà ricollocata al suo legittimo posto nel 2017, per l’anniversario del decimo anno dell’apertura al pubblico della reggia.                                                                                 Queste le parole di lode con cui Castellamonte descrisse l’opera originaria: «O’portento dell’Ingegno, ò stupore dell’Arte, ò meraviglia dell’uno, e dell’altra […]. Da ogni parte l’Arte gareggia con la Natura».

Tuttavia, l'Hercole Colosso non è solo una meravigliosa opera d'arte, ma ha anche una storia avvincente e quasi ricorda le fatiche dell’eroe tebano: costruita nel 1670 da Bernardo Falconi ad ornamento della fontana, venne smantellata dal suo luogo originario tra il 1700 e il 1750 e posizionata in dei “locali di ricovero”, successivamente furono i conti di Melina di Capriglio ad impossessarsene per adonare i giardini della loro villa torinese, infine l’opera venne trasferita a Palazzo Madama negli anni Sessanta del secolo scorso per finire poi, quasi dimenticata, nei suoi magazzini.

Oggi, grazie all’intervento della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Culturali ed Artistici di Torino, l’Hercole Colosso è stato restaurato e riposizionato nel suo legittimo loco, dove migliaia di visitatori potranno di nuovo ammirarlo in tutto il suo splendore.

12. Januar 2016 Francesca Giorgia Tani